La petizione per i migranti tunisini dispersi, partita in maniera spontanea dai famigliari in Tunisia e dall’incontro di alcune donne italiane e tunisine di Parma e Milano, è stata sostenuta da moltissime persone che l’hanno firmata e pubblicizzata.
Grazie a nome nostro ed a nome delle famiglie che l’hanno promossa. In questo momento, siamo arrivati a circa 1000 firme.
E’ un buon numero, e forti anche di questo le famiglie in Tunisia hanno già avviato le pratiche con il Procuratore. Tuttavia, per andare avanti occorre attendere che si formi il Governo in Tunisia.
Occorre anche che qua in Italia riusciamo a raccogliere ancora più firme per fare pressione sul governo italiano. Se credete, quindi, inoltrate questa mail ai vostri contatti, chiedendo loro di aderire alla petizione. Nel frattempo, una rete vasta di organizzazioni fra Italia e Tunisia sta cominciando a mettere in campo iniziative per “fare più rumore possibile per far tacere il silenzio del mare”.
Lo striscione in italiano e in arabo “da una sponda all’altra, vite che contano –dove sono i nostri figli?” è stato esposto nel corso della giornata d’azione globale contro il razzismo a Tunisi, Milano e Parma.
Il 10 gennaio 2012 si terrà a Milano una iniziativa pubblica presso il Teatro della Cooperativa (ore 20.30, via Privata Hermada, 8- MM gialla Maciachini, poi tram 4 e fermata Niguarda centro) dove si proietterà il documentario “I nostri anni migliori” di Matteo Calore e Stefano Collizzoli – Zalab, e seguirà un dibattito con la presenza di alcune donne straniere presenti in Italia.
Il 14 gennaio 2012, anniversario della Rivoluzione Tunisina, si terrà un presidio sia sotto il Consolato tunisino che sotto la Prefettura sempre a Milano. Appuntamento ore 10 davanti al consolato viale Bianca Maria 8.